
La raccolta del mais è avvenuta a metà ottobre, prima della forte pioggia Questa estate terribile ha messo a dura prova le nostre piante di mais. Avevamo seminato in due posti differenti. Nel primo le piante non hanno potuto avere acqua di soccorso ed erano in un terreno in pendenza e più arido: qui le pannocchie sono rimaste piccole e molte sono state incomplete e attaccate dalla piralide.
Invece nel secondo campo le piante hanno potuto godere come gli anni passati di un terreno più fertile e abbiamo potuto eccezionalmente intervenire con acqua di soccorso due volte. Qui il nostro mais ha confermato i risultati degli anni scorsi: le pannocchie della foto provengono appunto da questo campo, belle, colorate e sane.
in questa foto si vedono appunto le piante di mais rigogliose, che resistono alla siccità e alle intemperie…

e dopo il raccolto:

e la storia è partita da qui……..
STORIA DI UNA PANNOCCHIA DI MAIS ANTICO
Gustavo e Marilena, Cascina Costa Antica

Correva l’anno 1996 quando un nostro amico di Belluno ci ha regalato una pannocchia di mais: come quella che una volta Gustavo coltivava con la sua nonna nel campo di famiglia nel bellunese.
Altro non sapevamo di questo mais, ma abbiamo cominciato, con passione e rispetto per un seme che stava scomparendo, a seminarlo a Monte Marenzo, dove si andava realizzando il sogno di una vita: Cascina Costa Antica..
Nella primavera del 1997 abbiamo fatto a mano la prima semina. Erano i tempi in cui ancora nessuno da queste parti parlava di mais di varietà antica e abbiamo proprio iniziato tra l’incredulità generale. Intorno a noi nessuno seminava più mais per polenta. Questo è stato un fatto positivo che ha limitato incroci sgraditi.
Quando abbiamo spannocchiato a mano e macinato la prima granella è stata una bella sorpresa scoprire quanto buona fosse la polenta cucinata con quella farina.. La passione così è aumentata ed abbiamo iniziato a conoscere meglio i nostri chicchi e a selezionarli. Erano pannocchie con il tutolo rosso ed alcune con il tutolo bianco, compatte, con i semi allungati più rossicci che gialli. Nessuno di loro era rostrato.
Le difficoltà che si sono presentate nel corso degli anni sono state le seguenti:
- abbattimento delle piante molto alte a causa dei venti estivi.
- Piralide in alcuni anni molto presente, in 30% delle piante.
- Pannocchie ammuffite per via delle piante cadute a terra,
- pannocchie rosicchiate in punta e perciò più facilmente soggette a muffe
- .Presenza di carbonchio.
Anche negli anni successivi la semina e la raccolta sono sempre avvenute a mano e ogni pannocchia veniva controllata e sgranata a mano per eliminare le parti rovinate e ammuffite. Inoltre lo scopo era quello di selezionare pannocchie sempre più sane e con rendimento maggiore, dando però la precedenza al sapore della polenta finale da ottenere.
Siccome il nostro scopo era, come per tutte le altre nostre colture in azienda,
Recuperare e non isolare
non ci siamo preoccupati di ottenere una sola varietà di granella, perché siamo convinti che la qualità venga da una buona biodiversità, così abbiamo cercato di salvaguardare e riprodurre tutte quei tipi di mais che si presentavano di anno in anno e che a nostro parere stavano bene insieme in campo e davano un prodotto finale ottimo. In fin dei conti tutti i chicchi di mais sono parenti tra di loro. Abbiamo invece lasciato indietro varietà che si sono presentate ma non sembravano adatte a stare insieme o a produrre un buon mais da polenta.
Un anno, osservando che alcune pannocchie presentavano una punta glabra e brattee ben avviluppate a punta lunga non presentavano traccia di muffa o di beccate di uccelli, neanche traccia di piralide, abbiamo iniziato pazientemente a privilegiarle nella selezionedei semi, così che quest’anno finalmente possiamo dire di avere la maggior parte delle pannocchie con queste caratteristiche, anche se tra di loro sono diverse per specie:gialle, rosse, rostrate o no, tutolo bianco, rosa o rosso.
Ogni anno selezioniamo le pannocchie migliori: prendendo solo la parte centrale dei semi:

novembre 2011
Il nostro granoturco qui in collina senza irrigazione, quest’anno anche senza letame, ha dato molte piante con due pannocchie formate e di buon peso, sane, : assenza pressoché totale di muffa, assenza pressoché totale di piralide, piante diritte nonostante i forti venti e le grandinate di questa scorsa estate. Nessuna presenza di carbonchio.
Non sappiamo ancora quali specie di mais abbiamo portato dal bellunese, sappiamo che ora
dopo 15 anni la nostra farina da polenta proviene da 34 tipi diversi di chicchi: 9 a tutolo bianco, 4 a tutolo rosa, gli altri a tutolo rosso., 4 sono rostrate, tra cui lo scagliolo. Ci sono pannocchie con 8, 10, 12, 14, 16, 18, 24 file di chicchi..
Nonostante una stagione 2011 molto difficile
1000 semi misti provenienti da ogni parte delle pannocchie pesano 310 g
.Con 5 kg di semi provenienti da pannocchie intere abbiamo ottenuto Kg 4,575 di farina pronta per polenta, 91,5%
e senza irrigazione, e quest’anno anche senza letame
DIETRO OGNI SEME SALVATO C’E’ SEMPRE
UN PAZIENTE SALVATORE DI SEMI